
Come ogni anno, arriva Sanremo, ma senza la Gialappa's (in rete circolano già teorie e dietrologie) temo che l'impresa vada al di là anche delle mie capacità di adattamento. Anche perché quest'anno si candica al titolo di peggior edizione a memoria d'uomo: spettacolo inconsistente, autori dilettanti, una Clerici insulsa, e dal punto di vista musicale rischia di essere smentita
la mia tesi secondo cui ogni anno, a saper scavare con pazienza, qualcosa di buono e da salvare lo si trova (Malika Ayane ha una canzone ottima, ma è troppo poco, per salvare il baraccone. La Grandi non mi convince; Moro, Arisa e Cristicchi bocciati senza appello).
Se, come me, vi sentite orfani, consolatevi con il
live blogging di Assante e soprattutto l'eroico Castaldo. L'unica chicca, detto per inciso, che quel giornalaccio possa offrirvi: approfittatene.