domenica 13 febbraio 2011

Almeno portate fuori la spazzatura, quando uscite.

Adesso tutti a guardare la Tunisia, l'Egitto, l'Algeria, probabilmente lo Yemen, la Siria difficile. Quotidiani e riviste fanno ricomparire i politologi, per il resto del tempo ammucchiati nei ripostigli (salvo rari casi) , e infatti sono impegnati a spazzare via i pezzettini di naftalina, mentre ne ospitano interventi o li intervistano. E visto che al cittadino medio (ma anche al lettore di quotidiano medio, al giornalista medio, al direttore di giornale medio) proprio non riesce di farsi una qualche idea su cosa possa essere una scienza sociale, già spunta più di un'accusa -in alcuni casi addirittura autoaccusa di un membro della categoria- simile a quella contro gli economisti allo scoppio della crisi.

Ma come diavolo è possibile che sia successo questo '48 senza che nessuno -nessuno- di voi ne avesse almeno un sentore? Ma a che diavolo ci servite, se non riuscite a darci una previsione mediamente accettata e condivisa di cosa succederà adesso?

Come se la politologia servisse a questo.

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