giovedì 12 novembre 2009

The noodly appendage


Giusto per non abbandonare per troppo tempo questo blog al suo destino (la solita lista di post da scrivere se ne sta lì, immacolata, e gli ultimi argomenti rimasti scoperti sono la sortita inappuntabile della Santanché, il dumping sociale, la recensione di una mostra d'arte contemporanea), continuiamo con il filone giudizi sommari molto poco argomentati. Se in questo perqMdo mi sto lentamente convincendo che il miglior attacco mus`cale d'album sia l'inizio musicale di "21st century skizoid man" in In the court of the Crimson King, sono assolutamente certo che il miglior attacco "letterario" d'album sia la prima parte di L'evoluzione, in Darwin!.

Prova, prova a pensare un po' diverso
niente da grandi dei fu fabbricato
ma il creato s'è creato da sé
cellule fibre energia e calore.

E più riascolto questi testi, più ho l'impressione che la differenza maggiore tra credenti e non non sia filosofica, od etica (ovviamente non ontologica). E' una differenza di gusto e sensibilità. "Cellule fibre energia e calore" farebbe drizzare i capelli in testa a molti. Per me è il più bel affresco che si possa dipingere.

P.s.: quell'album, oltre ad essere una prova in più dell'enorme valore del genere progressive (il più bistrattato dei generi musicali), conferma ulteriormente il ruolo di primo piano giocato dalle band italiane nel campo. (e che i Pfm col cavolo che sono stati l'apice. Loro un album come Darwin! o Uomo di pezza non l'hanno mai fatto)

5 commenti:

  1. Ehi, perché il progressive sarebbe un genere bistrattato? (e poi la pfm è passata alla storia, in fondo, solo grazie al live con De André).

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  2. Beh, non so se risulta anche a te, ma il progressive è uno dei generi più scherniti e sbeffeggiati (oltre che sottovalutati) del circo musicale. Bollato come inutile, noioso, eccessivo, autoreferenziale, "finto". Tra i grandi gruppi progressive, gli unici apprezzati quasi unanimamente sono i Pink Floyd, che però sono molto atipici, come band progressive. Già per gli stessi Genesis, la situazione è controversa.

    Ed il progressive italiano viene spesso considerato ancora peggio.

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  3. Il testo è certeamente molto interessante e geniale, originale nel senso proprio della parola. Anche se, forse non avendo mai creduto in nessun tipo di creazione, lo trovo quasi... banale :P
    Riguardo al prog in generale non mi esprimo: non so neanche cosa sia il Prog, non ho mai capito le classificazioni non perchè non le voglia capire per qualche forma di snobismo, ma cazzo perchè non le capisco! l'altro giorno ho cercato di farmi spiegare cos'è l'indie e mica l'ho capito. Boh a volte mi sembra di avere orecchie che ascoltano altre cose della musica rispetto agli altri: dico "mi ricorda un po' questo" e mi sento rispondere "ma cosa? ma sei scemo? quello è indie-progressive-cippaminchias, questo è neo-funk-sailcazzocosa" e allora mi scuso, annuisco e chino il capo mogio.
    Ma tornando a bomba, nella fattispecie non mi piace granchè la musica di questa canzone, il volerla fare quasi lirica. Il testo anche con le parole sottomano si segue a fatica, e dato che il testo è come hai giustamente fatto notare, il punto di forza della canzone per me dovrebbe essere compreso al primo colpo.

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  4. Io in genere le classificazioni musicali le reggo fino alla prima categoria, le macrocategorie. Poi, per alcuni generi, arrivo anche alla seconda, come il rock, appunto, per esempio. Ma al di là di quello, anche per me è un casotto. (ecco, l'indie fa eccezione. Nemmeno io ho mai capito cos'è. Tant'è che non mi è mai riuscito di azzeccare la categoria solo su base musicale. Quando ci sono riuscito era per qualche elemento extramusicale. E mi sono fatto un'opinione al riguardo. Dettata un po' dall'avversione verso l'indie, un po' dal non voler ammettere che semplicemente non lo capisco. E' in due parti. 1)non c'è nulla che caratterizzi musicalmente l'indie. E' una categoria che affibbi a persone, e non album o canzoni. Se uno fa lo spocchioso, e ha la pretesa di fare musica alternativa, è indie. 2)l'indie è il genere passepartout (a voler essere buoni) o pattumiera (a voler essere realisti) nella musica. Quando non sai dove mettere qualcosa, l'indie è lo spazio giusto).

    Dici che il testo si segue a fatica? Ovviamente è una cosa soggettiva, anch'io avevo notato questo "inconveniente" in altre canzoni del disco ma non in questa (effettivamente, nelle altre canzoni in cui ho avuto questa impressione, era un vero peccato). La musica ha indubbiamente un certo lirismo, ma credo sia un'evoluzione (il miglior gioco di parole di tutti i tempi!) inevitabile, un po' perché se ti metti in testa di fare questo genere di musica, il prog appunto, è a quello che devi tendere, e mi pare che loro ci sia riusciti con una certa maestria, certo forzando un po' alla mano (può benissimo essere che abbiano esagerato, è che io queste cose non le noto. Adoro i Mars Volta, per dire). Un po' perché se vuoi creare una coerenza di temi e toni tra musica, argomento, testi, e scrivi un album sull'evoluzione, beh la musica deve essere pomposa, allungata al massimo, ridondante, "mastodontica".

    Oppure, semplicemente, volevano peggiorare un poco la canzone, così si vedeva ancora di più quant'è perfetta "La conquista della posizione eretta". Oh mamma mamma mamma, che canzone...

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  5. Ma io il progressive non l'ho mai sentito sbeffeggiare, anzi. Sarà perché frequento grossomodo solo musicisti (sì in effetti sono un misantropo), e tutti adorano questo genere, dai King Crimson al Banco del Mutuo Soccorso. In realtà, poi, la scena progressive italiana è stata giudicata nel tempo da molti (anche all'estero) addirittura come più interessante e prolifica di quella straniera (sarà perché in Italia ci sono un sacco di musicisti classici che poi si danno al rock? Mah).
    Per quanto riguarda l'indie, secondo me è un'etichetta "di produzione" più che di contenuti. Cioè, la musica indie si riconosce più per un fatto di etichetta discografica e di "cifre vendute" che per qualche particolarità musicale. Così è anche facile che un gruppo indie finisca per diventare mainstream senza cambiare nulla nel genere delle proprie canzoni. Penso ai Verdena, tipo.

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